mercoledì 11 luglio 2012

Parigi


1615 - Città di Parigi

L'uomo di spada distolse lo sguardo dal manifesto ormai ingiallito.

-Un commediante- pensò -un misero commediante.

Eppure quel "capitano" che lo aveva umiliato era riuscito senza la minima difficoltà a parare la "botta segreta" che era costata la vita a più di un avversario. E dopo gli aveva pure risparmiato la pelle.

Sconfitto, non gli era rimasto altro da fare che confessare la disfatta al committente dell'assassinio e questo certo non aveva giovato alla sua altalenante reputazione.

Ora vagando per la città addormentata rimuginava sulla cosa.
Un grido interruppe le sue riflessioni. L'uomo gli cadde tra le braccia.

La ferita al petto era profonda e la sua voce era un rantolo.

-Portatelo lontano...- disse porgendogli un pacchetto lordo di sangue. Furono le sue ultime parole.

L'inseguitore arrivò in quel momento. Magro e vestito di scuro l'uomo si terse il sudore dalla fronte con la mano guantata e fissò lo spadaccino:

-Avete fermato quel ladro eretico messere- disse con voce melliflua -spero che non rifiuterete una generosa ricompensa per la refurtiva che mi appartiene.

L'uomo di spada sorrise sguainando la lama, la fortuna cominciava a girare. Rivolse un'occhiata maliziosa al figuro in nero:

-Non ve ne avrete a male, spero, se prendere l'una e l'altre cosa.

Le lame sibilarono.

Lo straniero era affaticato ma era uno spadaccino decisamente abile, l'uomo di spada, di contro, aveva lo stomaco decisamente vuoto e non era meno stanco. Iniziò ben presto ad ansimare.

-Al diavolo!- sussurrò fra i denti - Vediamo se anche tu riesci a pararla.

Torse il polso e girò lievemente su sè stesso. L'avversario restò sbigottito per mezzo secondo che fu più che sufficiente alla sua lama per trapassargli il cuore.

Non aveva addosso che pochi luigi e nessun segno di riconoscimento. Purtuttavia il suo modo di combattere denotava un addestramento decisamente militare. L'uomo di spada rivolse allora l'attenzione al pacchetto del presunto eretico. Dentro un foglio di carta oleata stava un calice di terracotta decisamente consunto e sbeccato.

-E per questa roba si arriva ad uccidersi?- disse perplesso...

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